Resistemmo due anni senza il Mercogliano Music Festival. Fu la migliore edizione dal punto di vista organizzativo. Avevamo maturato negli anni buone conoscenze e corretto piccole smagliature.
La location nella sua interezza era perfetta sotto ogni punto di vista: elegante, bella, accogliente funzionale e rigorosamente rispettosa in ogni parametro di sicurezza. Ricevemmo anche i complimenti di manager internazionali al seguito di grandi artisti. Novità anche dal punto di vista del cast artistico inserendo due serate di DJ set e un nuovo tema musicale l’Electroswing ospitando per la prima in volta in Italia i Tape Five pionieri di questo genere. Spiccarono le straordinarie esibizioni di Chris Minh Doky, Dave Weckl, Dean Brown, Richard Bona con la sua band, il blues di Ian Siegal e il jazz raffinatissimo di Carmen Souza.
Tanti eventi collaterali, dal trekking allo yoga, l’area food e il nuovo angolo bar, il parco giochi per i piu piccoli. L’affluenza non fu quella delle precedenti edizioni, pesavano i dei due anni di stop e il budget risicato sulla comunicazione. Ma quel che più pesò sulla nostra tranquillità è l’inaspettata visita di agenti di polizia pronti a chiudere il Festival in quanto privo di autorizzazioni, cosa che risultò ovviamente falsa. Essere invitati in commissiarato e interrogati al pari di deliquenti spense definitivamente il nostro sano entusiasmo.