E’ l’edizione in cui la pazienza inizia a vacillare. L’allestimento dell’area salotto e due palchi realizzata nella precedente edizione ci fu vietata. Non ci fu allegato alcun argomento valido ne ci fu dato capire a chi dava fastidio, “nulla saccio e nulla vidi” era la risposta alle nostre sollecitazioni.
Dovemmo riprogettare le strutture e realizzammo il tutto in formato ridotto in Piazza Funicolare.
Il Festival passo da quattro a cinque giorni e riuscimmo, nonostante la crisi di fondi, ad allestire di nuovo un notevole cast artistico in cui spiccava l’esclusiva del vincitore di Sanremo giovani Raphael Gualazzi.